Giors Boneto fu una
straordinaria figura di pittore itinerante capace di rappresentare
con la semplicità dell’autodidatta i temi religiosi legati alla
fervida devozione popolare delle popolazioni rurali alpine tra il
1700 e il 1800. Lo ricordano un bel libro e un'iniziativa a Celle
Macra.
Giors
Boneto, pittore di Paesana
Giors Boneto, nato a
Paesana nella zona di Pratogugliemo nel 1746, fu una straordinaria
figura di pittore itinerante capace di rappresentare con la
semplicità dell’autodidatta i temi religiosi legati alla fervida
devozione popolare delle popolazioni rurali alpine tra il 1700 e il
1800. Questo artista ha prodotto un grande numero di opere, frutto
del suo immenso lavoro, in quasi tutte le valli del cuneese:
alternativa creativa alla difficile vita delle genti alpine
dell’epoca.
Per la sola valle Po sono
stati catalogati 94 dipinti a lui attribuibili, ma questo numero
potrebbe ancora aumentare, non si può escludere infatti che
ulteriori ricerche, in qualche lontana borgata non ancora esplorata,
facciano affiorare dalla nebbia dei due secoli che ci separano dai
suoi tempi delle nuove, delicate Mistà. Molti suoi dipinti sono
andati persi ma rivalutare la figura di questo pittore, attraverso i
restauri e la sua riscoperta, rendendo ancora fruibile la sua opera,
è utile per approfondire la storia della montagna cuneese nei
decenni a cavallo della Rivoluzione francese.
La guida illustra, in un
percorso di riscoperta dell’arte popolare, le opere realizzate
nelle valli Po, Bronda e Infernotto ed è un invito a percorrere
antiche vie in un viaggio della memoria sorprendente. Probabilmente
esistono ancora nascosti in qualche lontana borgata o nell’interno
di qualche casa rurale dei dipinti che ad oggi non abbiamo ancora
ritrovato. È un invito a continuare questa ricerca e saremmo lieti
di avere nuove sorprese con la scoperta di altri dipinti di Boneto.
Questa ricerca è il
risultato di un lungo censimento e la testimonianza aggiornata di una
presenza ancora viva di questi segni di devozione popolare
appartenenti all’opera di Giors Boneto, che si affianca al grande
lavoro svolto da Gianni Aimar e sua moglie Carla Re sull’arte
devozionale dell’alta valle Po realizzato con l’inestimabile
contributo di don Luigi Destre.
Il volume nasce
dall’assidua attività di ricerca di Stefano Beccio e Costanzo
Lorenzati che in collaborazione con l’Istituto Superiore di Cultura
Alpina di Ostana e di Fusta Editore hanno fortemente voluto
pubblicare questo catalogo/guida dei dipinti conosciuti e realizzati
da Giors Boneto nelle valli Po, Bronda e Infernotto e rappresenta la
sintesi di una catalogazione durata molti anni condotta in
collaborazione tra gli autori e la Regione Piemonte che ha favorito,
grazie all’appassionata collaborazione di attenti funzionari come
Diego Mondo, il censimento e la schedatura della maggior parte delle
opere esistenti in valle. Si è così delineata una guida aggiornata
per un percorso di visita puntuale, secondo una scansione geografica
che, partendo dai comuni più montani, ci accompagna fino alle opere
realizzate in pianura: uno strumento di conoscenza e tutela dei beni
artistici per le istituzioni ed i privati che vorranno adottare una
politica attiva di conservazione dei beni.
Alla soddisfazione di
nuovi ritrovamenti, ancora avvenuti in questi ultimi mesi, si
accompagna la consapevolezza della scomparsa di alcuni dipinti per
ristrutturazioni edili o semplicemente per il naturale trascorrere
del tempo per edifici così antichi, troppo spesso abbandonati e
privati di una manutenzione anche minima. L’Istituto Superiore di
Cultura Alpina in questi anni, oltre alla documentazione, ha svolto
una sistematica attività di restauro di alcuni dipinti (4 dipinti
murali e un pilone realizzati da Giors Boneto ed il restauro di un
dipinto molto più antico attribuibile alla scuola di Hans Clemer nel
comune di Paesana), con il fondamentale aiuto economico della
Fondazione CRT e della Fondazione CRC e in collaborazione con la
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e
Demoetnoantropologico del Piemonte, con l’intento di ispirare,
sulla scorta anche delle raccomandazioni accorate di tanti esperti,
l’avvio di un’attività più generalizzata e diffusa di restauro
e valorizzazione di queste opere e, in generale, del grande
patrimonio artistico presente caratterizzato anche da artisti più
famosi e raffinati del nostro umile e misterioso pittore itinerante.
Questo volume vuole
rappresentare il sincero ringraziamento a tutti i ricercatori, gli
amici, gli abitanti che hanno accompagnato l’Istituto Superiore di
Cultura Alpina in modo corale in questa lunga avventura, soprattutto
alla preziosa competenza di Elena Pianea, alla sensibilità di
Pierfranco Rubiolo, Erica Mustazzu e di Costanzo Lorenzati, l’esperto
che ci ha sempre guidati con le sue puntuali analisi e riscoperte dei
luoghi, dei significati, della storia che ogni dipinto riemerso dal
tempo ci racconta; a Stefano Beccio che ha svolto il prezioso lavoro
di documentazione fotografica e di allestimento grafico dell’opera,
a Rosina Peiretti attiva coordinatrice e puntuale public-relation con
i tanti abitanti della valle proprietari e custodi dei dipinti e
infine al prof. Angelo Schwarz che ha contribuito con la sua
conoscenza, con l’umanità e l’esperienza di una vita trascorsa
nel mondo accademico e dedicata in modo appassionato
all’insegnamento, a suggerire infiniti consigli per orientare con
competente discrezione l’attività dell’Istituto Superiore di
Cultura Alpina.
La ricerca continua:
Giors Bonetto è diventato, quasi inconsciamente, una figura
familiare, ancora vivo e presente come un amico da seguire nel suo
percorso esistenziale di artista semplice, delicato, popolare che
appartiene ancora all’immaginario collettivo degli abitanti di
queste valli. I suoi dipinti donano ancora un po’ di vita e calore
alle antiche borgate abbandonate e contribuiscono, con la loro
presenza, a rendere riconoscibili e familiari case e villaggi
evidenziando l’anima vera dei luoghi e la memoria di un popolo
alpino che attraverso quei dipinti ci parla della nostra Storia
comune.
Il volume in formato
tascabile (Stefano Beccio-Costanzo Lorenzati, Giors Boneto pittore di Paisana. Un pittore itinerante delle valli
cuneesi tra 1700 e 1800. Fusta editore– costo 20,00 €) è tradotto in quattro
lingue ed è dotato di una carta geografica delle Valli Po, Bronda e
Infernotto dove sono indicate le localizzazioni dei dipinti e delle
borgate; uno strumento utile per la pianificazione delle visite,
capace di soddisfare le esigenze del turismo religioso e culturale
anche in vista dei grandi appuntamenti internazionali prossimi che
prevedono un considerevole numero di presenze orientate alle valli
del Monviso: questa guida catalogo offre un motivo in più per fruire
di questo straordinario territorio.
Giovedì 29 dicembre,
alle ore 18, il Punto Espositivo Spazio Pinse di Celle Macra
presenterà, presso i locali del Municipio a borgata Chiesa,
l’incontro dal titolo "Boneto, un pittore itinerante"
con Giorgia Ubezzi restauratrice di dipinti murali e
materiale lapideo, originaria della val Maira. Partendo da una
panoramica sulle tecniche di realizzazione di un dipinto murale,
durante la serata sarà presentato questo straordinario artista
attivo nelle nostre valli tra la fine del ‘700 e l’inizio
dell’800 e verrà analizzata la sua copiosa produzione dal punto di
vista tecnico ed iconografico, ancora oggi testimonianza perpetua
nelle nostre borgate di una devozione popolare che fu.
Info:
www.espaci-occitan.org