Venerdì 28 aprile, alle
ore 17
presso la ex chiesa anglicana di Bordighera (in via Vittorio
Veneto)
si terrà la conferenza di
Alberto Guglielmi Manzoni,
autore
del saggio
“Tedeschi in Riviera. La Sanremo di Federico III tra
cure climatiche, mondanità e religiosità solidaristica”
(Philobiblon Edizioni).
L'evento è a cura del
Comune di Bordighera e della Libreria Amico Libro di Bordighera ed è
aperto alla cittadinanza. Nel corso dell'incontro verranno proiettate
foto di Bordighera, Sanremo e di Berlino risalenti alla fine
dell’Ottocento e immagini di Federico III in vari luoghi della
Città dei Fiori.
“Dalla seconda metà dell’Ottocento sino ai primi decenni del secolo successivo, l’estremo Ponente ligure è stato interessato da costanti e significative presenze di comunità forestiere: soprattutto inglesi, tedeschi e russi. Questi gruppi di stranieri hanno influito profondamente sul piano socio-economico ma anche su quello culturale, religioso e solidaristico della vita e della popolazione delle località di questo angolo di Liguria, e in un simile contesto si è attuata una formidabile sinergia tra persone di varie nazionalità e differenti credi religiosi in nome di comuni ideali e principi. Molti degli stranieri di fede protestante, giunti in Riviera dal centro e nord Europa, erano animati da un profondo desiderio di testimoniare il proprio credo attraverso un forte impegno sociale" - raccontano gli organizzatori.
"L’azione esercitata da queste folte comunità forestiere ha contribuito a una progressiva trasformazione del volto e della fisionomia di Sanremo, destinata a diventare, nell’arco di pochi anni, una città cosmopolita. Fra le tante teste coronate e importanti esponenti dell’aristocrazia europea che tra Otto e Novecento soggiornarono a Sanremo vi fu anche Federico Guglielmo di Germania (1831-1888). Il saggio non vuole semplicemente ricordare un illustre personaggio della Germania, ma mira piuttosto a inserire e spiegare quella figura nell’articolato contesto di relazioni e dinamiche socio-economiche, culturali e religioso-solidaristiche che, in misura così rilevante e grazie all’apporto degli stranieri, hanno caratterizzato la Città dei Fiori e la Città delle Palme alla fine del secolo XIX” - chiosano.
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