«Ho passato il mio tempo
in alcuni paesi d'Europa, ed è alla metà del secolo, quando avevo
diciannove anni, che ho cominciato a condurre una vita pienamente
indipendente; e subito mi sono trovato come a casa mia nella più
malfamata delle compagnie».
Guy Debord, In girum imus
nocte et consumimur igni
« Tutto ciò che
riguarda la sfera della perdita, cioè quanto ho perduto di me
stesso, il tempo passato; e la scomparsa, la fuga; e più
generalmente il trascorrere delle cose, e anche nel senso sociale
dominante, nel senso dunque più volgare dell'impiego del tempo, ciò
che si definisce il tempo perduto, s'incontra stranamente nell'antica
espressione militare «soldati perduti», incontra la sfera della
scoperta, dell'esplorazione di un terreno sconosciuto; tutte le forme
della ricerca, dell'avventura, dell'avanguardia. E' a questo incrocio
che ci siamo trovati e perduti».
Guy Debord, Critique de
la séparation