Giovedì 12 dicembre
2019
ore 18.00
Libreria Ubik - Savona
“Noi sappiamo e non
dimentichiamo.
12 dicembre 1969-2019:
a 50 anni dalla strage di Piazza Fontana”
ne discutono Giorgio
AMICO, scrittore e Membro del Comitato Scientifico dell'ISREC di
Savona, e Massimo MACCIÒ, storico, autore del volume “Una
storia di paese. le bombe di Savona 1974-'75”.
Il 12 dicembre del
1969 una bomba esplodeva nei locali affollati della Banca
Nazionale dell'Agricoltura a Milano, causando 17 morti e 88 feriti.
Ad essi si aggiunse dopo poche ore il ferroviere anarchico Giuseppe
Pinelli, morto mentre era sotto interrogatorio nella Questura di
Milano.
La strage fu la prima di
una lunga serie di eventi sanguinosi destinati a segnare l'intero
corso degli anni Settanta, passando anche per bombe di Savona del
1974-75, e a condizionare profondamente la vita politica italiana.
Lungo e contraddittorio fu l'iter giudiziario, segnato da continui
depistaggi da parte di forze di polizia e servizi segreti che, pur
avendo fin dall'inizio ben chiara la matrice di destra della strage,
indirizzarono le indagini a sinistra verso il movimento anarchico,
allo scopo evidente di distogliere l'attenzione dei giudici dai veri
responsabili e dai loro mandanti politici.
Emblematico è il caso
delle dodici bombe scoppiate nella nostra città (di cui sette in
soli quindici giorni nel "novembre di sangue" savonese) con
il tragico corollario di morti e feriti. Un mistero spaventosamente
grande, irrisolto da 45 anni, che macchia la storia del nostro paese.
Per la prima volta Macciò spiega nel suo nuovo libro chi ha messo le
bombe e perché.