Azione
Comunista. Da Seniga a Cervetto (1954-1966)
Nel
luglio 1954 Giulio Seniga, il più stretto collaboratore di Pietro
Secchia, responsabile dell'apparato "parallelo" del PCI,
scompare con documenti riservati e una enorme somma di denaro, pari
a svariati milioni di euro attuali, frutto dei finanziamenti
sovietici. Con quel denaro, depositato in una banca svizzera, Seniga
finanzierà il giornale "Azione comunista" e poi l'omonimo
movimento politico.
Il
tutto viene giustificato come un atto mirante a riportare sulla retta
via rivoluzionaria un partito che, sotto la guida di Togliatti, è
ormai avviato sulla via del riformismo e del compromesso con il
sistema. Ma se è davvero così, perché Seniga allaccia rapporti con
Umberto D'amato, futuro responsabile dell'Ufficio affari Riservati
del Ministero dell'Interno, l'uomo incaricato della lotta "coperta"
al Partito comunista che ritroveremo poi come uno dei principali
protagonisti della strategia della tensione e della stagione delle
stragi?
Ma,
al di là delle contraddizioni di Seniga e degli inizi del
movimento, Azione Comunista rappresenta anche il primo serio
tentativo nell'Italia del dopoguerra di costruire una forza politica
a sinistra del PCI riunificando l'area frammentata della dissidenza
comunista. Tentativo a cui partecipano trotskisti, internazionalisti
di derivazione bordighista e comunisti libertari e di cui sono
protagonisti esponenti di primo piano della sinistra rivoluzionaria
come Onorato Damen, Livio Maitan, Bruno Fortichiari, Pier Carlo
Masini e un giovanissimo Arrigo Cervetto che, a partire dall'inizio
del 1959, assumerà sempre più un ruolo centrale nella tormentata
vicenda del Movimento della Sinistra Comunista.
Il
sorgere nei primi anni '60 con la rottura fra Cina e URSS dei primi
gruppi maoisti condurrà alla crisi irreversibile del Movimento e
alla scissione fra la componente leninista di Arrigo Cervetto e
Lorenzo Parodi e coloro che intendono far confluire Azione comunista
nell'area filocinese. Da questa scissione nascerà il gruppo (e il
giornale) Lotta comunista.
Una
storia di grande interesse, ma quasi sconosciuta su cui finora
esisteva solo un breve saggio di Arturo Peregalli, apparso nell'ormai
lontano 1980 sulla rivista Classe.
Un
vuoto colmato ora dal volume "Azione comunista. Da Seniga a
Cervetto (1954-1966)" che ricostruisce minuziosamente quella
storia a partire dalla figura non priva di ambiguità di Giulio
Seniga, di un giovane Giorgio Galli (che per molti rappresenterà una
sorpresa) poi affermato politologo, ma soprattutto del savonese
Arrigo Cervetto e del progressivo delinearsi della sua concezione del
partito-strategia poi concretizzatasi nell'attuale Lotta comunista.
Il
volume di 350 pagine sarà nelle librerie a partire dal mese di
gennaio, ma già oggi è disponibile presso l'editore o direttamente
(per chi viva nella zona di Savona) presso l'autore.
Giorgio
Amico
Azione
comunista
Da
Seniga a Cervetto (1954-1966)
Massari
Editore
Euro
20