1922- 2012
AGOSTO1922 LIVORNO SI OPPONE AL FASCISMO
IL RUOLO DEL MOVIMENTO ANARCHICO
la memoria degli antifascisti e degli arditi del popolo a 90 anni dagli scioperi e dalle lotte che contrastarono l'avvento del fascismo
Nell'estate del 1922 il paese è attraversato da un crescendo di aggressioni compiute dai fascisti nei confronti delle organizzazioni del movimento operaio e singoli militanti; si contano decine di morti fra gli antifascisti.
Su iniziativa del Sindacato Ferrovieri Italiano è stata costituta l'Alleanza del Lavoro, a cui partecipano le principali organizzazioni del movimento operaio, con l'appoggio dell'Unione Anarchica e del Partito Socialista.
L'Alleanza del Lavoro indice uno sciopero generale ad oltranza per fermare le violenze fasciste a partire dalla mezzanotte del 31 luglio.
I fascisti finanziati da agrari e industriali, armati da Carabinieri ed Esercito, protetti dalla monarchia e dalla chiesa, aggrediscono le roccaforti operaie.
In molte città, fra cui Piombino, Ancona, Parma, Civitavecchia i fascisti vengono respinti anche grazie all'azione degli Arditi del Popolo. Nel momento in cui la resistenza operaia cresce, CGL e PSI, sperando in un ennesimo compromesso, si ritireranno dalla lotta. Il Governo potè così aprire la strada ai fascisti mandando Esercito e Carabinieri a disarmare gli oppositori.
Livorno è uno dei centri dello scontro. Tra il 1° e il 2 Agosto 1922 squadre fasciste provenienti da tutta la Toscana lanciano la caccia agli antifascisti livornesi, facendo irruzione nei quartieri popolari che resistono all'invasione.
Molti furono gli assassinati, tra popolani e militanti comunisti,anarchici, repubblicani e socialisti, tra i quali Gemignani, Catarsi ed i fratelli Gigli.
Negli scontri in periferia viene ucciso il giovane anarchico Filippo Filippetti.
Nel novantesimo anniversario dei fatti dell'agosto 1922, la Federazione Anarchica Livornese e il Collettivo Anarchico Libertario hanno programmato un ciclo di iniziative per la valorizzazione della memoria antifascista e degli arditi del popolo. Le iniziative si concluderanno nel mese di settembre e troveranno uno dei momenti più significativi all'inizio di agosto, con la giornata in memoria di Filippo Filippetti.
Il programma sarà inaugurato martedì 24 aprile con il seguente incontro:
24APRILE: ore 18 presso la Federazione Anarchica Livornese via degli Asili 33
presentazione della riedizione del libro
“LA CONTRORIVOLUZIONE PREVENTIVA” di Luigi Fabbri.
Saranno presenti i compagni di Bologna del Nodo Sociale Antifascista.
Ore21: cena sociale.
Luigi Fabbri
Nel 1922 Luigi Fabbri compiva quarantacinque anni, era maestro elementare a Bologna e militante anarchico da oltre vent'anni. Aveva subìto per questo intimidazioni e bastonature e la sua riflessione sul fascismo è anzitutto quella di un testimone che ha visto una città «rossa» come Bologna diventare in pochi mesi la «culla» della reazione antiproletaria.
Dinanzi a un fenomeno nuovo e difficile da interpretare, la Controrivoluzione preventiva delinea il formarsi di una cultura reazionaria di massa promossa dallo Stato e dalla borghesia «con la triplice azione combinata della violenza illegale fascista, della repressione legale governativa e della pressione economica derivante dalla disoccupazione». Per Fabbri le violenze fasciste non sono un evento isolato, ma una funzione primaria della«controrivoluzione preventiva» attraverso cui la borghesia aggrediva le conquiste operaie e le libertà sociali.
La tesi di quel saggio, riproposto ora a cura dell'Assemblea Antifascista Permanente (ora Nodo Sociale Antifascista) di Bologna, ebbe fin da subito larga risonanza e contribuì al formarsi di una coscienza antifascista rivoluzionaria: il concetto di «controrivoluzione preventiva» attraversa infatti per intero la storia intellettuale del Novecento fino a Marcuse e Debord e può fornirci ancora oggi una chiave di lettura degli avvenimenti attuali.