Umberto Mastroianni, Cuneo Monumento alla Resistenza
Per noi il 25 Aprile è la festa della Libertà. Cosa allora può esserci più libero dei versi di un poeta che quei giorni visse da combattente per poi trasformarli in un'etica di vita che sostanziò la sua opera letteraria e il suo impegno civile. Ringraziamo Laura Hess Seborga per averci permesso la pubblicazione di questo inedito del 1962.
Guido Seborga
Nuova Resistenza
Non sempre mi riesce d'indugiare
Tra palma e palma
E il forte movimento delle foglie scarne
Piene di vento.
Non sempre la luce calda del mare
Mi avvolge per farmi tacere nel senso
Antico dell'ozio.
Come splende il sole nell'alba
Incantevole d'oriente
Illumina la mia forza vitale
Felicità della lotta.
Non sempre mi riesce d'indugiare calmo
Nei ricordi ma avanza il tempo
L'ora si frantuma ed i popoli d'Africa
Urlano alla vita il loro dolore
E soffre la grande Spagna e l'inquieto Portogallo.
Questi popoli me li porta la sabbia rossa
Che con lo scirocco giunge a granuli
Sino al giardino di casa e rivivo
Ore lontane che i giovani raccolgono
Nella nuova resistenza dei popoli.
Veglio sino al mattino coi giovani
Che mi fanno raccontare storie
partigiane
Che avevo dimenticato e pensavo
Di non più narrare ma giovani fieri
Dal loro corpo agile e tenere fanciulle
Dagli occhi neri che abbagliano.
Li guardo stupito di essere amato
Da loro ogni mio vecchio sacrificio
Acquista un senso che credevo perduto.
..
Penso ai compagni morti a Renato
A Beppe a Franco e racconto la storia
Dei loro amori e mentre il vento caldo
Passa attraversa le foglie lacerate delle palme
Devo ancora narrare dell'ora triste
della morte.