Giorgio Amico
Sul Monte Galero nel fuoco dei gigli di San Giovanni
Da maggio a metà luglio
i monti della Liguria di Ponente sono nel pieno della fioritura. Oggi
siamo saliti sul Monte Galero che con i suoi 1708 metri è la cima
più alta in provincia di Savona.
Volevamo fotografare i gigli di San Giovanni che in questa stagione abbondano lungo il crinale e non siamo rimasti delusi.
Lasciata l'auto al Colle
di San Bernardo a quota 957 metri, si prende il percorso dell'Alta
Via a destra della rotabile Garessio-Albenga. Subito dopo il Parco
eolico la carrareccia sale dolcemente fino al Bocchino delle
Meraviglie (1191 metri) attraversando un bel bosco di abeti bianchi e
rossi.
Dal Bocchino delle
Meraviglie si piega a sinistra e si sale lungo una vecchia mulattiera
in direzione del Passo delle Caranche. Con il crescere
dell'altitudine il bosco cambia. Si cammina in una splendida faggeta
segnata da un paesaggio mozzafiato che spazia sui monti costieri e la
piana di Albenga.
Dopo un passaggio fra le
rocce si giunge al Passo delle Caranche (1411 metri) da dove si gode
una bella vista delle Valli Neva e Pennavaira. Da lì la mulattiera
scende per l'abitato di Nasino. Noi abbiamo seguito il percorso
dell'Alta Via piegando a destra e risalendo verso il costone est del
Galero con una ripida (ma breve) salita attraverso rocce e alberi.
Arrivati sullo
spartiacque, ormai privo di alberi, si procede lungo una dorsale
erbosa ripiena di fiori, il regno dei gigli di San Giovanni. I prati
lungo il sentiero ne sono pieni.
Più in basso è il trionfo del maggiociondolo colorato di grappoli gialli. Si sale su un tappeto di mille colori: cuscinetti di semplici fiori bianchi, delicate rose canine e primule alpine dal rosa intenso.
Proseguendo lungo la
dorsale si arriva a una selletta a 1530 metri da cui parte l'ultimo
tratto del sentiero verso la cima del Galero, una piramide
erbosa che svetta imperiosa dal dorso della montagna.
Dopo quasi tre ore di
salita percorrere questo ultimo tratto toglie un po' il fiato. Ma la
fatica è ricompensata dal panorama splendido dell'intera Liguria di
Ponente: catene continue di monti azzurrini e poi il mare luccicante
sotto il sole e le nevi delle Marittime.
Il silenzio è totale,
interrotto solo dal canto degli uccelli e dal sibilare del vento che
qui soffia sempre. Verrebbe voglia di non scendere più.
Purtroppo scendiamo e la civiltà ci cattura di nuovo con il ronzio elettrico delle pale eoliche.