Celebriamo a modo nostro la Festa della Liberazione con una poesia ripresa dalla pagina FB di Laura Hess Galleano.
Guido Seborga, partigiano, scrittore, poeta, artista, è stato
l'esempio di cosa significhi fare della propria vita e del proprio
lavoro un gesto di resistenza contro l'ingiustizia.
“L’antifascismo
di oggi e di domani è denunciare fino in fondo, colmare le
disuguaglianze, affermare la libertà e la giustizia che furono alla
base della Resistenza armata e non armata”
Laura
Hess Galleano
Guido Seborga
La vita che non tramonta
Venne la notte e passò tra le foglie
Lacerate dalle palme
Nacque la luna ricoperta d'aria
E sullo spazio aperto della notte
Si riudirono le grida degli uomini
Sulla strada di guerra
Ore inquiete rivoltose
Come la vita che non tramonta
Lungo le fila dei ritorti ulivi
Riapparvero i morti
Non fecero paura le immagini dolorose
Li chiamammo per nome
Perché erano sempre vivi per noi
Le ferite che avevano aperto i toraci
Il sangue che aveva lordato le camicie stracciate
Si sono richiuse si sono ripulite
I morti vivevano nell'incantato
Paradiso dei nostri sogni
Li sentivamo vicini come fratelli
Amati che cantavano
Sotto i raggi di una grande luna livida
La vita che non tramonta
Nell'amore di tutti spezziamo le catene
Per un coro d'indipendenza
La nostra terra è per noi
Notte incantevole racconta i tuoi umori
I colori notturni sono intimi e misteriosi
Tra i pini e i fiori si sprigionano gli aromi
Di questa terra felice di poco inverno
E noi andiamo per le valli
Saliamo a monte scendiamo a mare
Sempre la vita non tramonta
Peschiamo pesci carichi di colore
Alziamo abitazioni dai tuguri dei poveri
Anche se c'è tempesta gettiamo la barca in mare
Abbiamo da anni contato le anime del paese
Da anni abbiamo lacerato i legami stretti
Osceni che dividono gli uomini
L'oscurità è infranta con la collera
che eccita lo schiavo
Urlo la necessità dell'indipendenza e della giustizia
In un comizio mai smentito al quattro venti
Per lo splendore del sangue italiano
Per la vita che non tramonta
(Guido Seborga in Marilena Pedrotti Probo ,"Resistenza e poesia", Il Ventaglio 1984)
Venne la notte e passò tra le foglie
Lacerate dalle palme
Nacque la luna ricoperta d'aria
E sullo spazio aperto della notte
Si riudirono le grida degli uomini
Sulla strada di guerra
Ore inquiete rivoltose
Come la vita che non tramonta
Lungo le fila dei ritorti ulivi
Riapparvero i morti
Non fecero paura le immagini dolorose
Li chiamammo per nome
Perché erano sempre vivi per noi
Le ferite che avevano aperto i toraci
Il sangue che aveva lordato le camicie stracciate
Si sono richiuse si sono ripulite
I morti vivevano nell'incantato
Paradiso dei nostri sogni
Li sentivamo vicini come fratelli
Amati che cantavano
Sotto i raggi di una grande luna livida
La vita che non tramonta
Nell'amore di tutti spezziamo le catene
Per un coro d'indipendenza
La nostra terra è per noi
Notte incantevole racconta i tuoi umori
I colori notturni sono intimi e misteriosi
Tra i pini e i fiori si sprigionano gli aromi
Di questa terra felice di poco inverno
E noi andiamo per le valli
Saliamo a monte scendiamo a mare
Sempre la vita non tramonta
Peschiamo pesci carichi di colore
Alziamo abitazioni dai tuguri dei poveri
Anche se c'è tempesta gettiamo la barca in mare
Abbiamo da anni contato le anime del paese
Da anni abbiamo lacerato i legami stretti
Osceni che dividono gli uomini
L'oscurità è infranta con la collera
che eccita lo schiavo
Urlo la necessità dell'indipendenza e della giustizia
In un comizio mai smentito al quattro venti
Per lo splendore del sangue italiano
Per la vita che non tramonta
(Guido Seborga in Marilena Pedrotti Probo ,"Resistenza e poesia", Il Ventaglio 1984)