E' disponibile un nuovo
numero de La Rafanhauda, pubblicazione de l'Associacion Renaissença
Occitana di Chiomonte.
Come sempre la rivista,
che compie otto anni di vita, è costruita attorno ad un tema
centrale che per questo numero riguarda il metodo tradizionale di
lavorazione dei cereali a Chaumont e alle Ramats (due frazioni a
oltre 1000 metri di altezza).
Uno studio molto
dettagliato di tutta quella parte del ciclo della lavorazione dei
cereali che dalla mietitura porta alla loro preparazione per il
consumo, esclusa la macinazione che, assieme ad una ricerca sui
mulini e sui frantoi, sarà parte di un altro lavoro in via di
elaborazione.
In particolare viene
ricostruita la lavorazione tradizionale dei cereali, così come veniva
svolta nell'Ottocento prima che l'introduzione di macchinari più
avanzati (trebbiatrice a motore, macchine da battere) la rendesse
antieconomica e obsoleta. Una lavorazione che ha resistito fino agli
anni Cinquanta del secolo scorso.
Come è abitudine dei
redattori di La Rafanhauda (in questo caso Valerio Coletto,
Alessandro Strano e Tiziano Strano) il saggio va oltre i meri aspetti
tecnici e si allarga in campo linguistico ed etnografico ridisegnando
il quadro complessivo di una comunità che attorno a quei lavori
stagionali, che la impegnavano quasi per intero, rinnovava i suoi
legami e la propria identità.
Completano il numero la
presentazione ed il commento di due Atti notarili dalle Ramats del
Seicento e un impegnativo saggio di Alessandro Strano su di una
variante letteraria dell'occitano-alpino di Chaumont.
La rivista può essere
richiesta al seguente indirizzo:
larafanhauda@gmail.com