TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


martedì 11 febbraio 2020

A proposito delle foibe. Ricordare anche gli orrori dello stalinismo


 


Giorgio Amico

A proposito delle foibe. Ricordare anche gli orrori dello stalinismo

Ieri era la giornata dedicata alla memoria delle vittime delle foibe. Molti hanno ricordato i crimini del fascismo contro gli slavi che precedono quei terribili fatti ed è giusto farlo, ma questo non spiega veramente quello che accadde perchè la persecuzione degli italiani è solo un aspetto della trageda istriana. Per capire davvero, bisogna andare oltre al problema dei rapporti fra italiani e slavi, il fenomeno è molto complesso e va affrontato con grande scrupolo in tutti i suoi aspetti.

Soprattutto occorre tener presente che le foibe rientrano a pieno nel fenomeno dello stalinismo e dei suoi metodi terroristici di azione politica. I partigiani di Tito usarono gli stessi metodi anche contro quei croati, sloveni, bosniaci e serbi che per motivi sociali o politici erano considerati nemici di classe. 

A Trieste eliminarono fisicamente la piccola sezione del PC Internazionalista (bordighista) e liquidarono quei pochi trotskisti che c'erano in Jugoslavia. Era la loro concezione della dittatura del proletariato: l'annientamento anche fisico di ogni possibile opposizione. 

A questo va aggiunto un nazionalismo esasperato grande serbo (anche se Tito era croato). Poi, naturalmente, verso gli italiani c'era anche l'odio accumulato negli anni del fascismo. 

Tutto questo mi conferma nella convinzione che la recente, criticatissima, risoluzione della UE sui totalitarismi del Novecento, nonostante la forzatura politica che la destra ha cercato di farne, sia stata un atto doveroso. La Shoah resta un crimine assoluto che non può essere paragonato a nessun altro orrore della storia, ma sul piano della repressione feroce e sistematica di ogni forma di dissenso nazismo e stalinismo sono assolutamente simili ed è giusto che siano entrambi condannati e ricordati come l'orrore che furono.