La Repubblica di oggi
ospita un paginone sull'uccisione del giornalista Walter Tobagi a
firma di uno dei "maestri" della stampa italiana.
Abbiamo ben chiaro che,
tutto preso a scrivere libri, il nostro illustrissimo articolista
abbia poco tempo per leggerne, ma forse anche solo una veloce scorsa
a wikipedia gli avrebbe permesso di scoprire che:
"Tobagi venne ucciso
a Milano in via Salaino, alle ore 11 del 28 maggio 1980, con
cinque colpi di pistola esplosi da un "commando" di
terroristi di sinistra facenti capo alla Brigata XXVIII
marzo, buona parte dei quali figli di famiglie della borghesia
milanese." (Wikipedia)
E allora, come avrebbe
detto un altro illustre personaggio oggi un po' dimenticato, le BR
che ci azzeccano?
O Ezio Mauro pensa
davvero che due decenni di violenza politica in Italia si riducano
alla storia delle Brigate Rosse, in questo allineandosi alla
cialtroneria imperante sulla stampa e non solo?
Tanto si sa, le BR hanno le spalle larghe e tutto fa brodo per aumentare le vendite con titoli ad effetto. A questo proposito ci permettiamo di avanzare una modestissima proposta all'illustre giornalista: perché non continuare la serie, così brillantemente iniziata, riaprendo il caso Giulio Cesare e rivelare al mondo che Bruto e Cassio erano in realtà i capi della colonna romana delle BR?