JANE
MACADAM FREUD
WOMAN
AS TABOO
a
cura di Viana Conti e Rossella Soro
Spazio
21, ex ospedale psichiatrico di Quarto
Genova,
12 settembre – 10 ottobre 2019
Spazio
aperto, Palazzo Ducale
Genova,
13 settembre – 13 ottobre 2019
Il
referente tematico dell’evento scaturisce dalla relazione tra
antropologia e psicoanalisi, oggetto dello studio di Sigmund Freud,
bisnonno dell’artista, “Totem und Tabù” del 1913 e, in
parallelo, all’omonimo libro d’artista realizzato da Claudio
Costa nel 1988 e improntato ad un work in regress che muove dal
presente per risalire alle origini delle società tribali primitive.
La
mostra raccoglie le opere elaborate da Jane McAdam Freud nel corso
della residenza d’artista effettuata nell’arco del 2018 negli
atelier di ArteTerapia dell’IMFI (Istituto per le Materie e le
Forme Inconsapevoli) nell’ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto
di cui Claudio Costa è stato, dalla fine degli anni ’80, promotore
e animatore coinvolgendo attivamente nella struttura numerosi artisti
di generazioni e orientamenti diversi.
Scrive
nel testo di presentazione della rassegna Viana Conti:
“Quella
di Jane McAdam Freud, con la mostra Woman as Taboo, è un'operazione
di pensiero, scrittura, e analisi abissale della figura della Donna
come Tabù a partire dalla "voce inaudita", dalle
associazioni formali, dalle risonanze ancestrali, che reperti
extrartistici emettono verso l’osservatore. Si tratta di materiali
prelevati da depositi di un quotidiano vissuto e abbandonato, per di
più in un ex-ospedale psichiatrico in cui il disagio mentale
interagisce con l'arte-terapia e la psicoanalisi. Davanti ad uno
scenario di scarti, assunti come espressione di un'intensa Cultura
Materiale, affiorano il non-detto, il proibito, il rimosso,
l’incestuoso, di un universo come quello femminile, guardato, fin
da tempi remoti, come detentore di sacralità e sacrilegio, purezza e
contaminazione, libertà e discriminazione, in un tessuto
socio-psico-confessionale-antropologico strutturato su logori
pregiudizi”.
In
ordine all’impianto dell’esposizione, Jane McAdam Freud precisa:
“La
struttura di Woman as Taboo è suddivisa in serie, come è mia
consuetudine fare. Ogni serie esamina un aspetto della "donna
come tabù" dal punto di vista culturale e psicologico. Le serie
variano da DONNA a DIO e includono il PASSATO (come tabù precedenti)
e la PAROLA in quanto le parole sono i mezzi attraverso cui i tabù
viaggiano continuano a insistere in maniera pervasiva. Sono presenti
anche LIBIDO (un tabù in sé) e la relativa categoria CORPO, inteso
come corpo separato dalla MENTE. Questo consente ai lavori, che
rientrano nella categoria astratta del SENTIMENTO, di veicolare
un'idea allusiva e pertinente nella considerazione della Donna come
Tabù”.
Catalogo
edizioni De Ferrari, con testi di Luigi Carlo Bottaro, Serena
Bertolucci, Massimo Casiccia, Luigi Maccioni, Roberto Boccalon, Viana
Conti e Jane McAdam Freud.
L’iniziativa
è promossa da Iniziativa promossa da:
I.M.F.I.
- Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli, Palazzo Ducale
Fondazione per la Cultura, International Association for Art and
Psychology in collaborazione con ASL 3 Liguria
e
Fondazione Anna Maria Sechi per il cuore.
JANE
MCADAM FREUD
“Ho
fatto arte sin da bambina e non ho mai desiderato fare altro!”
Artista
multidisciplinare realizza sculture, installazioni e video. La sua
ricerca artistica si muove ai margini in cui l'arte e la psicoanalisi
si incontrano. Un profondo legame con Sigmund Freud supporta
l’interesse verso il rapporto che l'arte dell'inconscio gioca
nell'arte. Questo ha guidato la sua ricerca dal 2005, quando ha
iniziato una residenza artistica di 20 mesi al Freud Museum di
Londra, culminando nella sua mostra, intitolata 'Relative Relations'.
Jane
McAdam Freud si è diplomata alla Central School of Art nel 1981 e al
Royal College of Art nel 1995, ha ricevuto la borsa di studio British
Art Medal a Roma (86-89) e Freedom of the City nel 1995. Le numerose
mostre personali realizzate includono Gazelli Art House di Londra che
ha rappresentato Jane a Londra, National Arts Club di New York,
Pushkin Museum of Fine Art, Moscow, Wooyang Contemporary Art Museum
in S. Korea e il Freud Museum di Londra.
Le
sue opere sono rappresentate in collezioni pubbliche nazionali e
internazionali tra cui il British Museum, la National Gallery
Archives, Londra, Victoria and Albert Museum, London, l'Ashmolean
Museum, Oxford e Fitzwilliam Museum, a Cambridge. Le collezioni
internazionali includono il Brooklyn Museum, il National Arts Club, i
Carnegie Museums di Pittsburgh, la Greek National Gallery e il Berlin
State Museums