TIRANNIDE indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d'impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo.

Vittorio Alfieri
(1790)


lunedì 30 novembre 2020

Per non dimenticare i morti da Covid.


Tempo fa mi è capitato di vedere, purtroppo solo in video, questa performance di Bobo Pernettaz e di un gruppo di artisti valdostani. Bobo recitava, come sa fare lui, uno splendido testo di Barbara Tutino in cui, con commozione – lo dico senza vergogna – mi sono totalmente ritrovato. Ho chiesto a Taz se potevo averlo e lui, generoso solo come un vecchio valdotain DOC sa essere, me lo ha girato. Lo riprendo adesso con un grazie enorme a Taz e a Barbara che non conosco, ma che da quello che scrive, sento vicina come una cara amica. (Per chi non lo conosce, Taz è l'uomo che indica con la mano un mondo che solo gli artisti veri sono capaci di vedere)

G.A. *




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